Scopri l’intervista della nostra Direttrice Francesca Silvestri per il libro “Moda, Beauty & Tv – Come le serie Tv ci plasmano” di M. Melotti, V. De Giorgi Ed. Franco Angeli

La nostra Direttrice della sede di Milano Francesca Silvestri ha contribuito con un’interessante intervista al progetto editoriale “Moda, Beauty & TV” – Come le serie televisive ci plasmano, scritto da Monica Melotti e Valentina De Giorgi ed. Franco Angeli.

All’interno del libro troverete interviste inedite a Make Up Artist di successo, Costume Designer con approfondimenti sulle più importanti e famose serie Tv Americane.

Il libro è stato presentato anche durante l’ultima edizione di Milano Book City! 😀

 

Leggi qui l’estratto dell’intervista rilasciata dalla nostra Direttrice:

 

Francesca Silvestri

Direttrice e responsabile della didattica MBA Making Beauty Aca- demy. La sua carriera nasce come hair stylist in saloni prestigiosi, per poi cambiare vita dopo la nascita di sua figlia che la porta a frequentare un corso di make up alla MBA. Ha avuto numerose esperienze televisive, tra cui Bulldozer, L’isola dei Famosi, la Talpa, Miss Italia, X Factor e molte altre. Continua la sua collaborazione, ormai decennale, con Carla Gozzi, per la trasmissione Ma come ti vesti?, che segue non solo sui set televisivi, ma anche nella pubblicità, negli eventi e nella formazione. Si dedica alla parte formativa della MBA, un’esperienza molto coinvolgente soprattutto dal punto di vista umano.

 

Ricordi il tuo primo incarico da MUA? Com’è stato?

Mi è sempre piaciuta la bellezza e il mondo dello spettacolo. La prima volta che entrai in uno studio televisivo (Ultimo Valzer Baglioni-Fazio 1999) rimasi folgorata ed entusiasmata dalle luci, dallo studio e dai personaggi televisivi che, per la prima volta, vedevo dal vivo.

Successivamente, vedere in video i make up e le acconciature realizzate da me, mi diede una grande carica al punto che decisi di specializzarmi in MBA Making Beauty Academy e di affiancarmi all’agenzia Make up Service per continuare la mia carriera da make up artist nel mondo dello spettacolo.

 

Ho letto che hai iniziato la tua carriera come parrucchiera: quanto è importante l’hair styling in un make up?

Sempre più si chiede al make up artist di occuparsi anche dei capelli, con l’obbiettivo che ci sia coerenza e armonia tra il make up e l’hair styling anche se per diventare un bravo hair stylist occorrono anni di esperienza. Essendo nata io come parrucchiera sono stata avvantaggiata e ingaggiata in produzioni televisive dove veniva richiesta una trasformazione completa dei concorrenti (Ma come ti vesti? con Carla ed Enzo Miccio).

Il corso Annual 1 Make up che prepara a 360° futuri make up artist per il mondo dello spettacolo, prevede un modulo di 70 ore lezioni di acconciatura proprio con l’obbiettivo di far acquisire anche queste competenze.

 

È assodato che le serie tv influenzino sempre più la moda e il beauty e viceversa, proprio un vero crossover. In particolare, cosa pensi di Bridgerton?

Negli ultimi anni, le serie tv hanno contribuito a stimolare le tendenze moda e, in particolare, Bridgerton ha ispirato make up artist di fama mon- diale, come Pat McGrath, che ha dedicato una meravigliosa collezione a Bridgerton, divisa in due parti: Pat McGrath X Bridgerton e Pat McGrath X Bridgerton II, con una serie di prodotti da sogno tra cui una palette di ombretti con nuance che vanno dal rosa satinato al color champagne opalescente. La serie tv detta tendenze anche in fatto di beauty e acconciature, frutto di un’attenta ricerca storica reinterpretata in chiave contemporanea. Le acconciature sono: chignon romantici, raccolti barocchi, parrucche formato XXL. Il make up effetto peachy dalle nuance soft esprime carattere in tutta la sua interezza. Una linea di matita nera si estende sia all’interno dell’occhio, nella riga inferiore, sia sulla riga della palpebra mobile con il tratto molto sottile, come una sorta di reverse cat- eye. I tratti sono precisi e “chirurgici”: non esistono sbavature o sfumature, mentre il mascara e l’ombretto marrone completano il make up facendo diventare il look più “morbido”. Il blush è protagonista nelle nuance del pesca con un effetto leggermente satinato per dare un tocco di colore alle guance e riprodurre un effetto naturale e moderno.

 

Hai una tecnica particolare per realizzare un trucco beauty?

In MBA, per realizzare il make up beauty, viene utilizzata la “fitting make up”, una tecnica rivoluzionaria che ha l’obbiettivo di armonizzare il viso senza stravolgerne i tratti somatici e che si basa su una particolare applicazione del fondotinta e del correttore, tenendo conto del sottotono della modella. Per questo, tutte le volte il make up viene personalizzato e non è mai lo stesso. Il fitting make up non tiene conto solo dell’asimmetria del nostro viso, ma riporta anche i colori primari nella loro corretta interpretazione. Qualcosa di necessario e indispensabile sia nel trucco che nella pittura.

 

In cosa un make up artist deve concentrarsi per migliorare?

Come tutti i lavori, è fondamentale lo studio, in particolar modo nel mondo del make up molto legato alla moda che è in continua evoluzione e cambia con la società. Anche i prodotti di make up e di skin care subiscono continue evoluzioni tecnologiche ed è fondamentale la loro conoscenza.

 

Sei una docente all’interno di MBA: cosa ti ha dato questa esperienza e come sono cambiati gli studenti nel corso degli anni? Perché un giovane che vuole intraprendere la carriera di MUA dovrebbe iscriversi in MBA?

Una perfetta contaminazione di competenze tecniche e bagaglio di esperienze dei docenti rende unico il programma formativo MBA. Tutto questo si traduce in una preparazione di figure professionali in linea con le competenze richieste sul mercato. Sono almeno tre le condizioni necessarie e indispensabili per diventare dei make up artist di successo.

Il primo step è la formazione continua: presso la nostra accademia proponiamo corsi di vari livelli, dando la possibilità di formarsi partendo dalle basi fino a diventare make up artist di successo. È possibile, infatti, specializzarsi nel mondo fashion, cinematografico, della tv, di effetti speciali, da sposa, ecc. grazie ai nostri master e workshop, rimanendo aggiornati sulle ultime tendenze del mondo del make up.

La seconda condizione è quella di essere dotati di una buona capacità di relazione, risultare empatici, disponibili e disposti al dialogo. Insomma, mettere al centro l’altro applicando l’ascolto attivo è fondamentale per creare i presupposti di una relazione positiva e di successo.

L’ultima è quella di parlare l’inglese: molto spesso nei backstage, che siano quelli della moda o del cinema, è necessario riuscire a interloquire con personaggi o addetti ai lavori che arrivano da più parti del mondo e se non si è a conoscenza della lingua inglese ci si trova in difficoltà. Anche quest’anno siamo presenti alla Fashion Week di New York con le allieve dell’Annual 1 e uno dei requisiti per potervici partecipare è un discreto livello di inglese. Proprio per questo, all’interno della nostra formazione, organizziamo un modulo con termini tecnici di inglese.

 

Social network: come pensi sia cambiato il mestiere del truccatore nell’era digitale e quanto è importante usare i canali social come mezzi per “farsi conoscere”?

 

Questo è un argomento a cui tengo particolarmente perché, sino a qualche anno fa, non era necessario l’utilizzo dei social in quanto bastava presentare un curriculum che elencasse tutte le esperienze fatte sul campo e, soprattutto, avere una buona reputazione tra gli addetti del settore mentre, negli ultimi anni, è necessario avere dei canali social che documentino con immagini le esperienze acquisite perché la selezione del professionista avviene attraverso la consultazione di questi. Per questo motivo, all’interno della formazione di MBA, ho deciso di inserire alcune lezioni di Digital & social media beauty per preparare gli allievi anche alla loro promozione sui social.

 

Oltre ad essere un bravo truccatore dal punto di vista tecnico, che altre competenze pensi siano essenziali per essere un professionista a 360°?

Oltre alle competenze tecniche, che si danno per assodate, è necessario essere degli ottimi comunicatori, risultare empatici e portati alla soddisfazione del cliente, che deve essere alla base.

 

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